Un angolo di poesia in Sardegna: alla scoperta della Casa del Poeta

Un angolo di poesia in Sardegna: alla scoperta della Casa del Poeta

Un ginepro secolare, trasformato da “Tziu Efisiu Sanna”, poeta di Guspini, in una dimora magica che profuma di elicriso e di brezza marina.

Sulle coste selvagge della Sardegna, tra le famose spiagge di Pistis e Torre dei Corsari, si nasconde un luogo unico nel suo genere: la “Casa del Poeta”. Non è solo una curiosità naturalistica, ma un’opera d’arte vivente, nata dall’intuizione poetica e dalla manualità di Tziu Efisiu Sanna, poeta di Guspini. Questo straordinario rifugio, ricavato sotto le fronde di un secolare ginepro, attira ogni anno turisti, artisti e appassionati di natura, desiderosi di scoprire la magia di questa dimora che profuma di elicriso e racconta storie di un passato incantato.

Un rifugio nato per proteggere la natura

La storia della “Casa del Poeta” affonda le radici in un atto di amore e tutela. Circa 40 anni fa, Tziu Efisiu e sua moglie decisero di salvare un maestoso ginepro, destinato al taglio per ricavarne legna da ardere. Con coraggio e dedizione, si trasferirono sotto le sue fronde, trasformandole in un’abitazione semplice ma accogliente. Per un decennio, quella straordinaria dimora fu la loro casa, nonostante le difficoltà legate agli approvvigionamenti di acqua e ai sacrifici della vita isolata.

Oggi, la “Casa del Poeta” rimane un monumento vivente alla convivenza armoniosa tra uomo e natura, un luogo dove il genio umano ha saputo dialogare con la potenza della terra, senza violarne l’essenza.

interno

La magia di un luogo senza tempo

Arrivare alla “Casa del Poeta” significa immergersi in un’atmosfera sospesa. La location è diventata una meta di pellegrinaggio per i tanti turisti che passano le estati nelle case vacanza a Torre dei Corsari o a Pistis. Da lontano, la struttura si confonde con la vegetazione circostante, ma avvicinandosi, iniziano a emergere dettagli che raccontano l’intervento umano: archi, un ingresso in legno, un vialetto delimitato da piante grasse e piccoli paletti. Entrando, ci si ritrova sotto una cupola naturale di fronde intrecciate, dove il pavimento in scisto e le pareti vive del ginepro creano un ambiente fresco e avvolgente.

Al centro, il tronco del ginepro domina la scena. Forte e maestoso, si annoda su se stesso, innalzandosi verso l’alto come un’opera scultorea della natura. Il soffitto, formato dai suoi rami intrecciati, regala un senso di protezione, quasi mistico. Chiunque vi entri, sente di essere trasportato in un mondo di fantasia, lontano dalla frenesia quotidiana.

Un luogo che parla al cuore

Passeggiando tra i messaggi poetici lasciati da Tziu Efisiu sulle pareti e ascoltando i racconti dei custodi del luogo, i visitatori entrano in contatto con lo spirito del poeta. Ogni parola e ogni gesto sembrano invitare chiunque a scoprire il poeta che si nasconde in ognuno di noi, rendendo la visita un’esperienza non solo estetica, ma anche profondamente personale.

Non è raro che architetti, ingegneri e studiosi si fermino a studiare la struttura naturale del ginepro e la maestria con cui Tziu Efisiu l’ha trasformata in un’abitazione. Molti hanno lasciato lettere e messaggi, testimonianze di ammirazione che raccontano l’impatto emotivo che questo luogo ha su chi lo visita.

L’eredità di Tziu Efisiu

Efisio Sanna, con i suoi spessi occhiali da vista, il baschetto in testa e il bastone che lo aiutava a camminare, non era solo un poeta, ma un uomo che aveva scelto di vivere in armonia con la natura. La sua figura rimane leggendaria, simbolo di dedizione e creatività. Anche se lui e sua moglie hanno dovuto lasciare la “Casa del Poeta” con l’avanzare dell’età, il loro gesto continua a vivere, ispirando chiunque si trovi sotto quelle fronde.

Oggi, la “Casa del Poeta” è un invito a riscoprire il rapporto con la natura, a lasciarsi stupire dalla semplicità e dalla bellezza che possono nascere dall’unione tra l’uomo e il mondo naturale.