Miniere di Montevecchio, boom di visitatori
Le vecchie miniere di Montevecchio, Guspini e Arbus sono sempre più un’attrazione. In poco più di tre anni, in questo suggestivo angolo della Sardegna sud occidentale, il numero dei visitatori è quasi quintuplicato.
Lo dimostrano i dati ufficiali del Comune di Guspini e raccolti dall’attuale gestore, la società Lugori Scarl: quasi 10.000 biglietti staccati e un aumento medio all’anno superiore al 30 per cento.
Numeri importanti, che dimostrano l’apprezzamento per questo sito ed in generale per il compendio naturalistico Montevecchio-Piscinas. Le visite guidate offrono preziosi e unici segni di un mondo scomparso testimoniato dall’archeologia industriale, architetture e ambienti del lavoro. Tecnologia d’avanguardia impiegata tra Guspini e Arbus dal 1848 fino al 1991 per la filiera dell’industria estrattiva.
Ma non solo. Le miniere di Montevecchio, inserite tra gli otto siti del Parco Geominerario della Sardegna, sono immerse in un contesto naturalistico di pregio, a pochi chilometri dalle bellissime spiagge della Costa Verde. Un angolo di territorio ideale anche per escursioni naturalistiche storiche ed enogastronomiche, a piedi, in bici, in moto, in camper.
Tra aprile e maggio si intensificano le visite delle scolaresche accolte da ex minatori con i loro suggestivi racconti. Per la stagione turistica vera e propria sono sempre disponibili le prenotazioni online, servizi di trasferimento da Cagliari e dai principali centri turistici dell’isola, guide turistiche in inglese, francese, tedesco e spagnolo, area WiFi, sale d’attesa climatizzate, trekking e noleggio biciclette.
“E’ sempre più stretta la collaborazione tra il sistema di Gestione e gli operatori del territorio – sottolinea Manuele Levanti G.M. della Lugori Scarl e vicepresidente della Sezione Turismo di Confindustria Sardegna Meridionale – dopo un primo partecipato workshop, che si é tenuto nei giorni scorsi ne è già stato programmato un secondo lunedì 29 febbraio”.
Fonte: ANSA