Rispettiamo le bandiere di segnalazione!
Come purtroppo capita ogni estate, anche quest’anno le cronache dalle coste sarde riportano casi di incauti bagnanti salvati (a fatica) dai bagnini.
Nonostante i divieti di balneazione e anche se il buonsenso dovrebbe suggerire di non avventurarsi in acqua se il mare è molto agitato, tantissime persone ogni anno mettono a repentaglio la propria vita e quella dei soccorritori.
Abbiamo raggiunto alcuni bagnini che per tanti anni hanno prestato servizio nella Costa Verde, tradizionalmente bollata come “pericolosa” essendo esposta al maestrale.
La prima raccomandazione è stata quella di “osservare le bandiere esposte dal servizio di salvamento e regolarsi di conseguenza”. Ci hanno ricordato che “le bandiere possono essere di tre colori, ci possono essere leggere differenze sui diversi litorali, ma le regole generali sono identiche ovunque: la bandiera bianca significa che nella spiaggia è presente almeno un bagnino e che la balneazione è consentita; la bandiera rossa indica una generale situazione di pericolo (o la fine dell’orario del servizio di salvamento, generalmente dopo le 19:00); la bandiera gialla indica l’obbligo di chiudere gli ombrelloni a causa di forti raffiche di vento e il divieto dell’utilizzo di gonfiabili e materassini che, nel caso il vento soffi da terra, potrebbero essere portati al largo”. Infine ci tengono a sottolineare come “la doppia bandiera rossa indichi un pericolo elevato e il divieto assoluto di balneazione”.
Come spesso capita, però, tale divieto viene ignorato da chi non presta attenzione alle bandiere (o non ne conosce il significato) o da chi pensa di riuscire a cavarsela nonostante le onde e la forte risacca. “Ho perso il conto dei casi di salvataggio, anche a diverse centinaia di metri dalla battigia a Torre dei Corsari e Pistis“ ci racconta Riccardo, per anni impegnato in Costa Verde e ora in forze nella più tranquilla Costa Rei “solitamente ragazzini spacconi, che rispondevano in malo modo agli avvertimenti, ma anche tanti adulti“.
Proprio nei giorni scorsi, due turisti francesi sono stati soccorsi da un elicottero nelle acque di Scivu, in una giornata di fortissimo maestrale. “Gesti incoscienti come questi mettono a rischio anche la vita di noi bagnini“ ci dice Riccardo “a tutti piace fare il bagno e rinfrescarsi, ma con il mare non si scherza: abbiamo visto tanti, troppi, ragazzi morire tra le onde“. Allora prudenza e soprattutto rispettiamo le bandiere di segnalazione!